ANTONIO MARRAS SS21 MILAN FASHION WEEK

Antonio Marras e la collezione della rinascita.Il designer profondamente colpito dagli incendi che hanno devastato la Sardegna, patria e da sempre musa ispiratrice per le sue collezioni, si rivolge al Santo: Santu Lussurgiu proteggici!In un paesaggio devastato colpito dal dolore, la speranza di rinascita.

C’era una volta nel Montiferru, proprio al centro dell’Isola, una lussureggiante foresta di lecci, querce, castagni, rove-relle e sughere secolari popolati da cervi e mufloni e sorvolati da falchi e grifoni.

In un’estate strana, dalla luce accecante e dal caldo soffocante si insinua, traditrice e ingannevole, una scintilla. Si fa strada tra macchia mediterranea, boschi, pascoli, ulivi, capannoni, fienili con le scorte di foraggio e mezzi agricoli e raggiunge, ormai fuoco vivo e implacabile, animali indifesi e ignari.

E come in un disegno malvagio e inutile, le fiamme, approfittando del caldo estremo e dello scirocco incontrollabile, si dedicano ad anarchiche battaglie distruttive. 

Ettari ed ettari di terreno inceneriti da fuochi determinati, tenaci e incattiviti. 

Povere pernici, poveri picchi, poiane, falchi e gufi e pecore, mucche e cavalli.

E poveri rettili, lepri, ricci e cinghiali.

Che strazio! Che tristezza!

Una ferita in fondo al cuore!

Santu Lussurgiu proteggici!

Fuochi indiavolati e fiammeggianti non hanno lasciato intentato nessun sentiero, nessuna macchia mediterranea, nessuna pietra, nessun cammino disarticolato, tortuoso e ripido sino alla montagna, sino a Badde Urbara.

Che disastro! Che dolore!

Eppure, lo sappiamo, il percorso della civiltà inizia solo quando Sant’Antonio è sceso sotto terra a strappare un po’ di fuoco al Diavolo.

Quante tradizioni e leggende legate al mitico elemento.

Il fuoco accomuna, il fuoco incanta, il fuoco riscalda, il fuoco ipnotizza, il fuoco ispira.

Ispira racconti, storie e non solo.

Il fuoco è magico.

Quanti patti di sangue realizzati saltando a due a due sul fuoco il giorno del solstizio d’estate.

Compari per la vita, si diventa! 

Tutto è andato inesorabilmente in fumo.

Ragazzi e ragazze, disorientati e increduli, si aggirano tra la foresta ferita per renderle omaggio.

Tra narrazioni della memoria, visioni di culture popolari e paesaggi surreali, i ragazzi si incontrano e insieme sfilano tra braci di raso.

È un’estate strana, un’estate infuocata, terra bruciata e luce abbagliante.

Camminano in terreni scomposti, inusuali e complicati avvolti dai riflessi, i riverberi e i luccichii del sole a picco.

Un sole evanescente ed invisibile ma presentissimo. Lo puoi sentire ma non vedere, avvolto tra cieli grigi e arroventati.

Le figure vagano tra i meandri di una terra ostile ma fantastica, cupa ma incantevole, sconosciuta ma invitante.

È un paesaggio lunare, è il medioevo post-industriale.

Sara Leoni

Articolo scritto da Redazione PinkItalia